Rewilding Trek Experience sui Monti della Tolfa – con Introduzione al Bird Watching – Sabato 3 Marzo

Rewilding Trek Experience  con Introduzione al Bird Watching  - Domenica 3 Marzo

 Ore 09.00

Rewilding Trek

Dedicato all'introduzione delle tecniche di Bird Watching osservando l'etologia dei rapaci.

Temi Trattati:

Teoria e Tecnica del Birdwatching

Riconoscimento Avifauna

Cenni di Etologia

La differenza fra osservazione in volo ed osservazione statica

Modalità di appostamento

 Una giornata interamente dedicata alla comprensione dell'ambiente montano.

Introduzione alla comprensione del Bird Waching analizzando la più importante colonia di Avvoltoi Grifoni dell'Appennino, studieremo insieme questo grande rapace, e vi sveleremo le diverse tecniche di osservazione e comprensione nell'avvistamento dell'avifauna.

Andai nei boschi
perché volevo vivere
con saggezza e profondità
e succhiare tutto il midollo della vita,
sbaragliare tutto ciò che non era vita
E non scoprire,
in punto di morte,
che non ero vissuto.
(Henry David Thoreau, da Walden ovvero La vita nei boschi)
Queste celebri frasi di Thoreau, scritte nel lontano 1845 raccontano l’esperienza filosofico esistenziale di un’autore che al suo tempo in piena rivoluzione industriale scelse di andare controcorrente ed allontanarsi dalla città per cercare le radici del proprio esistere in natura.
Oggi più che mai in una società antropizzata l’opera Walden scritta più di un secolo e mezzo fa risuona con una fortissima attualità.
Tuttavia quella che era una ricerca poetica e filosofica di un autore, negli ultimi decenni è diventata una vera e propria disciplina scientifica che si dirama un un panorama ampissimo di tecniche e sperimentazioni, che vengono esaminate dalla Ecopsicologia alla AntropoEcologia.
Nel 1984 Edward O. Wilson , uno dei più importanti biologi mondiali del secolo scorso, fondatore del pensiero Sociobiologico sviluppa nei suo studi la rivoluzionaria teoria della Biofilia:
Secondo un modello empirico l’uomo avrebbe la tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali in natura.
Da qui negli anni a seguire proliferarono ricerche in ambito pluridisciplinare per confutare queste teorie che vennero ampiamente sposate dalla Psicologia e dall’Antropologia che più di tutte le altre discipline scientifiche ha sempre posto un ruolo primario allo studio del rapporto archetipico Uomo – Natura.
L’uomo è un primate che per il 75% della sua evoluzione ha vissuto a strettissimo contatto con la natura come cacciatore – raccoglitore e gran parte dei suo processi cognitivi si sono sviluppati in relazione all’ambiente circostante, all’ interpretazione diretta e sensoriale di quelli che sono i segnali della natura.
L’individuo metropolitano di oggi invece vive delle realtà sempre più ristrette claustrofobiche ed antropizzate in cui difficilmente tali processi cognitivi di contatto e connessione di sperimentazione, scoperta, codificazione di spazi naturali, segnali esogeni, cambiamenti stagionali, si possano verificare. Da questa condizione distopica della società deriva una progressiva realtà patologica dove i disturbi mentali sono sempre più diffusi e l'uomo cerca risposte a questo malessere.
Molto spesso questa ricerca conduce alla riscoperta delle proprie radici del nostro comune passato evolutivo dove i nostri spazi vitali erano le foreste, i campi, le montagne. Proprio per questo negli ultimi anni si sta assistendo ad una progressiva scoperta dell’outdoor e tutte le discipline ed attività ad esso connesse stanno prendendo sempre più piede, anche non sempre queste pratiche vengono affrontate con consapevolezza.
Molti si avvicinano infatti alle varie discipline che si svolgono in natura vivendole come uno sport ricercando il mero gesto atletico , il brivido dell’istante e la performance, tralasciando totalmente il processo conteplativo, filosofico, interiore ed esperienziale che queste attività in natura da sempre favoriscono e che in passato venivano usate in culture tradizionali proprio come processo iniziatico nella costruzione del singolo individuo.
La natura è senza dubbio il più grande strumento di consapevolezza che l'uomo possa mai avere a sua disposizione. Essa può facilmente sviluppare processi di conoscenza, rivelazione e chiarificazione del proprio Se.
Tali processi di possono e devono essere sviluppati sin dall’età evolutiva in cui il bambino volge il suo sguardo alla scoperta ed implementati durante l’adolescenza e l’età adulta.
Ma per iniziare questo processo consapevole di evoluzione interiore occorrono delle direttive, strategie per comprendere pienamente l’insegnamento che la natura ci da e l’approccio mentale e soprattutto etico che occorre avere quando ci si immerge in essa, e in questo l'AntropoEcologia, la Biofilia Consapevole e l'Ecopsicologia da anni hanno gettato le fondamenta scientifiche per comprendere dal punto di vista Esperienziale e Terapeutico il valore di queste attività all'aria aperta.
Chi segue le iniziative della nostra associazione sa bene che da anni ci adoperiamo nella divulgazione di tali temi attraverso un Metodo formativo di EcoAntropologia basato sull'esperienzialità in Natura.
Erroneamente viene da pensare che il contatto con la natura si possa trovare soltanto nei grandi spazi selvaggi, ma la natura è intorno a noi, dal fiore che cresce sul ciglio del marciapiede ai piccoli parchi urbani (la natura ha preso pieno possesso degli spazi urbani, basti pensare che a Roma per esempio si possono incontrare volpi e addirittura un Falco Pellegrino ha nidificato su un terrazzo dell' Università la Sapienza), praticare una Ecologia Consapevole è un processo possibile, basta avere la consapevolezza e gratitudine di riconoscere la natura intorno a noi.
Per insegnare a riconoscere tutto questo, anche quest'anno riprenderemo anche i nostri incontri indoor per portare un po’ di natura in città affrontando dal punto di vista teorico e in parte pratico alcuni degli aspetti che quotidianamente affrontiamo durante i nostri percorsi di formazione in natura, questi sono alcuni dei punti che tratteremo nei nostri incontri:
- Le radici storiche del distacco in natura
- Il passaggio iniziatico
- Qui ed Ora, il linguaggio degli animali
- Identità e Natura
- Ecologia consapevole come metodo meditativo
- Evoluzione in Natura dal bambino all’adulto
- Il ruolo del cammino
- Foreste ed approccio sensoriale
- Alberi e Radicamento Fisico
- Come riconoscere la natura come Spazio Interiore
- AntropoEcologia come terapia dell’anima
- Alberi, foglie e comunicazione
- Ormone Verde e Mindfulness
-FORESTBATHING
-Barefoot Meditation
- Filosofia delle vette
- Etica e Natura
DETTAGLI
Ore 09.00 Monti della Tolfa- il punto esatto sarà comunicato via mail ai partecipanti
- Laboratorio di AntropoEcologia del birdwatching in cammino
-Tempo di percorrenza 5 Ore , da Aggiungere due ore di attività laboratoriali
- Diff: E
- Dislivello 400 M
- Conclusione ore 15.00

Prenotazioni

Per la particolare natura di questa iniziativa la partecipazione a questo evento è a numero chiuso; prenderemo dunque in considerazioni le prime prenotazioni pervenute al nostro indirizzo di posta elettronica entro il  1 Marzo.

Riterremo la prenotazione valida soltanto attraverso conferma via mail al nostro indirizzo di posta elettronica segreteria@antropostudio.org dove sarà nacessario indicare: nome, cognome, data di nascita e contatto telefonico.

In caso di assenze non comunicate entro  le ore 11.00 del 2 Marzo è previsto un pagamento completo della quota di partecipazione.

Attestati

Facendo parte di un ampio progetto formativo di Eco Antropologia, su richiesta possiamo fornire ai frequentanti un attestato di partecipazione al laboratorio svolto insieme.

Dettagli

La quota di partecipazione per la giornata  è di 38 Euro (inclusa la tessera Antropostudio).

Cosa Portare per le attività escursionistiche

L’elemento fondamentale per un’escursione in sicurezza sono un buon paio di scarpe da trekking o da avvicinamento, preferibilmente con suola in vibram.

vestiario adatto alla stagione; pantaloni lunghi, maglietta di cotone o traspirante, pile, guscio e mantella in caso di pioggia (in montagna è sempre bene vestirsi a strati traspiranti da poter togliere o rimettere in caso di caldo o freddo). Doppio paio di calzettoni di riserva ed un piccolo cambio in caso di pioggia da lasciare in auto. In questo caso specifico, consigliamo vivamente una torcia, preferibilmente frontale.

Da mettere nello zaino :

cappello con visiera in caso di sole eccessivo, e berretto pesante in caso di vento freddo, una macchinetta fotografica ed un binocolo per catturare l’istante dell’avvistamento della fauna locale, torcia frontale.

Consigliati ma non necessari i bastoncini telescopici per una migliore progressione in salita ed in discesa

La Fauna

Durante il trekking consigliamo vivamente di portare binocolo e macchinetta fotografica, nel percorso scelto è possibile fare l'avvistamento di rari esemplari di Biancone, Nibbio , e Falchi Pecchiaioli.

Ricordiamo che la nostra Associazione è partner ufficiale con il Montura Store di Roma, qualora aveste bisogno di qualunque tipo di capo di abbiigliamento tecnico, calzature, zaini e materiali per questa esperienza, mostrando la tessera Socio Antropostudio avrete uno sconto speciale ed un personale altamente qualificato per consigliarvi nel migliore dei modi nella vostra scelta.

Info e Contatti

www.antropostudio.org

Segreteria@antropostudio.org