Laboratorio di Arte e Manifattura Primitiva

 "Ogni uomo postmoderno porta dentro di sè  

un cacciatore del paleolitico,

ogni tanto è necessario cercarlo,

nutrirlo ed imparare ad ascoltarlo

per comprendere ciò che la natura ha da offrirci"

Il laboratorio proposto fa parte di un progetto formativo più ampio legato all’Antropologia Culturale e l’Etnografia che la nostra Associazione Antropostudio realizza per le scuole medie superiori  ed inferiori.

Il modulo che riguarda l’arte primitiva è articolato in incontri che si sviluppano sul campo teorico e pratico,  tali temi vengono approfonditi in relazione all’età degli studenti, proprio per questo per la realizzazione di questo laboratorio è necessaria una certa uniformità dal punto di vista anagrafico dei fruitori.

L’approfondimento teorico è senza dubbio il punto di partenza per poter approdare successivamente alla sperimentazione pratica.

Il retaggio primitivo rappresenta ancora una dinamica archetipica profondamente radicata nell’etologia dell’animale uomo.

 In tutti noi ancora esiste un cacciatore e una raccoglitrice del neolitico,  e proprio per questo dando vita ad un vero e proprio percorso esperienziale a ritroso nel tempo è nostra intenzione risvegliare quella parte primitiva nascosta in ogni studente che si ritrova ad esperire con noi.

Lo studio dell’arte primitiva è una disciplina sviluppatasi soprattutto nel secolo scorso, basti pensare a quanto la scoperta  archeologica dei dipinti rupestri in Spagna  ed in Francia possa aver influenzato le nuove avanguardie artistiche del 900 partendo da Picasso sino ad arrivare a Basquiat.

Numerosi antropologi, primo fra tutti Franz Boas hanno impostato il loro lavoro proprio sull’indagine dell’arte primitiva in relazione alla sua carica simbolico evocativa, e alla sua funzionalità sociale e religiosa.

Ogni adulto nei suoi sogni di bambino ha sognato di vivere per un giorno le avventure dei cosiddetti “cavernicoli” inseguendo mammut, combattendo con l’ursus spelaeus e partecipare ai riti iniziatici danzando e cantando intorno al fuoco.

Per capire quanti l’immaginario comune sia intriso di primitività, basti pensare quanti fenomeni mediatici primo fra tutti il mondo cinematografico si è appropriato spesso erroneamente di questo panorama storico-onirico.

                    

Con il laboratorio di Arte Primitiva il nostro intento è proprio quello di fornire agli studenti delle conoscenze reali di questo affascinante mondo facendo scoprire scientificamente attraverso un modello antropologico-archeologico chi erano i veri uomini primitivi e quali sono quei gruppi etnici che ancora oggi testimoniano la sopravvivenza  di questo arcaico stile di vita.

La nostra associazione crede fortemente nell’approccio esistenziale alla didattica, proprio per questo sviluppa programmi in cui l’apprendimento si possa articolare prima in forma teorica ma successivamente in forma pratica.

Con questa ottica nei nostri laboratori prevediamo che gli studenti possano realmente vivere per qualche ora come i nostri antenati del neolitico, sperimentando le loro tecniche attraverso la manualità  passando in rassegna tutti i manufatti del mondo primitivo dalla Pittura Rupestre alla scheggiatura della Selce, dalla creazione di monili rituali all’incisione con  il fuoco.

            

Attività Pratiche

Le attività pratiche proposte all’interno dei nostri laboratori sono legati alle ore di lavoro da articolare con i singoli gruppi, tutti gli utensili ed i materiali necessari sono forniti dalla Associazione Antropostudio.

Pittura Rupestre

Introduzione agli elementi estetici della stilizzazione, come creare con brevi tratti figure umane ed animali, Il disegno su carta e su pietra è realizzato con pigmenti naturali e carbone.

 

Pittura Facciale

Guerrieri e Cacciatori  per essere parte di un clan dovevano partecipare ad un rituale iniziatico, tali rituali generalmente prevedevano particolari elementi distintivi dal punto di vista estetico, tipica da questo punto di vista è la pittura facciale ed il tatuaggio. Anche in questo caso utilizzando pigmenti rituali naturali ricreeremo dei clan nelle classi in cui gli studenti si dipingeranno il viso con le modalità iniziatiche dei giovani cacciatori del neolitico.

Tecniche Litiche

Mostreremo ai ragazzi le tecniche di scheggiatura della selce per la realizzazione delle armi da caccia quali amigdale, chopper, bifacciali e punte di freccia. Mostreremo come vengono utilizzate questi manufatti per il taglio del cuoio e del legno.

Incisione a Caldo

Creazione  di bassorilievi sul legno con un corpus simbolico primitivo, realizzati con l’incisione a fuoco sulla superficie lignea.

Gioielli della Preistoria

Realizzazione di gioielleria primitiva, tali monili ed ornamenti, realizzati prevalentemente con conchiglie e cuoio, vengono lavorati con piccole punte di selce ed aculei di istrice.

 

L’abito del Cavernicolo

Per la creazione di questi laboratori la nostra Associazione ha realizzato dei piccoli corredi di vestiario primitivo che volta per volta faremo indossare ai ragazzi per sentirsi “Primitivi” per qualche minuto con vesti di pelliccia e teste di volpe, martora e zibellino.

Abitazione Primitiva

Creazione  di una struttura abitativa neolitica conica realizzata con giunchi, cannucce di palude e struttura portante con tronchi di betulla.  Tale modulo abitativo viene realizzato insieme ai ragazzi e progettato in relazione agli spazi dell’istituto scolastico in cui verrà collocato.

                              

Imparare ad Imparare

Il laboratorio di Arte Primitiva essendo di natura esperienziale si basa sulla capacità del singolo di saper assorbire saperi e tecniche attraverso il vissuto attivo con la natura e gli individui che lo circondano. Creando come risultante una autconsapevolezza della propria percezione dell’individualità

È importante considerare che il processo di saperi acquisiti attraverso una didattica di carattere metacognitivo con  approccio filosofico esperienziale si articola in tre passaggi essenziali:

Dichiarativo (Sapere)

Procedurale (Saper Fare)

Pragmatico ( Sapere perché e quando fare)

Queste tre fasi ormai ben note alla moderna pedagogia, affondano le loro radici in dottrine filosofiche millenarie  che hanno condizionato il pensiero moderno. Basti pensare che nella millenaria meditazione di stampo Buddista  si attua la praxis dei quattro passaggi :

KIO- Obiettivo, CHI- Saggezza, GYO – Azione, I – Risultato

Ci troviamo quindi ad affrontare con un moderno approccio scientifico alcuni temi cari all’uomo durante tutta la sua storia, quel bisogno di auto interpretazione delle proprie capacità e del proprio esistere nei confronti del mondo esterno. In questo caso il mondo esterno è rappresentato dal “ Gruppo” e “La Natura”,  viene dunque abbattuto quel muro di “Io” endogeno ed “altro” esogeno, spesso generatore di conflitti.

Un laboratorio di questo tipo mira alla acquisizione di competenze attraverso una didattica frontale esistenziale, basata su esempi esperibili dai singoli studenti che sperimentano per conoscere, e conoscono per conoscersi.

Mirando alla acquisizione di competenze specifiche relative ai temi trattati quali: la collocazione dell’uomo nella natura dalla sua primitività al mondo contemporaneo, il rito iniziatico, il ruolo dell’arte, del gioco e della collettività tribale; si sviluppano competenze trasversali bel più utili quali  il senso si iniziativa, la leadership, la interrelazionalità ed empatia.

                          

Modalità e Tempistiche

Per la realizzazione del Modulo Base del nostro laboratorio che prevede un aspetto teorico e due esperimenti pratici a scelta è prevista una durata di 3 ore per ogni singolo gruppo di studenti.

Ogni gruppo deve essere composto da un numero minimo di 15 allievi ed un massimo di 50, possibilmente appartenenti alla stessa età anagrafica.

Per la realizzazione di tutti gli esempi pratici elencati nel progetto sono previsti altri due incontri della durata di due ore ciascuno , propedeutici al Modulo Base.La realizzazione del Modulo Abitativo fa parte di un modulo aggiuntivo che prevede circa 4 ore di lavoro di gruppo, i costi per la realizzazione stabile della struttura sono variabili in relazione alle dimensioni.