16 Marzo – AGRIOS – Antropostudio Wild Lab – Anno Accademico 2024 -Training Mensile di Rewilding, Antropologia, Yoga e Crescita Esistenziale
Agrios
Formazione Esistenziale Antropostudio
Anno Accademico 2024
Antropologia
Meditazione
Rewilding
Yoga
Da anni, con le nostre attività Antropostudio ci occupiamo di formazione in ambito Antropologico e Naturalistico.
Questi due aspetti andando inevitabilmente a ripercorrere a ritroso la nostra evoluzione ci conducono alla chiarificazione della nostra stessa Essenza in quanto specie dal punto di vista Evolutivo, Biologico e Psicologico.
In questi sentieri selvaggi della Natura e della Mente, in cui amiamo condurvi la vetta più alta da raggiungere è sempre rappresentata dalla Consapevolezza del singolo individuo.
Lavorando per lunghi anni su questi temi, e proponendo corsi sempre più specifici in questo ambito, finalmente abbiamo dato vita ad un vero e proprio percorso di studi, un Life Training che si basa sull’Approccio AntropoEcologico Antropostudio.
Un articolato percorso di Formazione, Esperienzialità e Consapevolezza composto da 10 incontri residenziali con cadenza mensile.
Con grande entusiasmo presentiamo:
AGRIOS
Percorso Formativo Esistenziale Antropostudio
Agrios dal greco antico traduce tutto ciò che è Selvatico, Non Antropizzato, Indomito, rappresenta un nostro Alter Ego, una parola che in sé sintetizza uno dei paradigmi cruciali della disciplina Antropologica, ovvero l’interazione fra Uomo e Natura.
50 Ore di didattica frontale divisa in 10 incontri da 5 ore
Ed arricchiti dalle settimanali esperienze Outdoor proposte, di carattere Esperienziale.
Date Appuntamenti:20 Gennaio
10 Febbraio
24 Febbraio
16 Marzo
13 Aprile
5 Maggio (Horse Experience)
25 Maggio
4/5 Giugno
Durante il percorso annuale saranno inoltre proposti numerosi incontri integrativi facoltativi affini ai temi trattati.Cosa hanno in comune lo yoga, la meditazione, l’eremitismo, il trekking , l’alpinismo e le attività outdoor?
Pratiche liminali molto differenti fra loro, tuttavia in stretta relazione poiché come nelle ritualità iniziatiche primitive si basano su un concetto comune quello del “distacco” e “abbandono” e prevedono un ritorno nella collettività con una coscienza del proprio esistere nuova e più profonda, capace di operare in modalità positive verso se stessi ed il proprio gruppo di appartenenza.
Per trovare quello che nelle discipline orientali viene detto “Samadhi” e nel cristianesimo “Stato di Grazia” è necessario staccarsi da tutto ciò che ci lega ad un orizzonte consumistico delle cose ed aumentare il proprio bagaglio percettivo, ed in questo gli stimoli offerti dalla Natura sono una ottima risorsa per riuscire a sviluppare quell’orizzonte cognitivo sul quale è possibile porre in opposizione l’Io, frutto delle nostre esperienze sensibili ed il nostro Se; quella realtà interiore che appartiene ad ogni individuo ma che molto spesso viene perso di vista.
Questo interessante lavoro sintetizza e mette in pratica i temi trattati nel volume “Dalla Roccia al Samadhi”, frutto del lavoro del Dott. Damiano Tullio sviluppato in anni di studi sul campo di carattere antropologico e di consulenza filosofico esistenziale, legati alla pratica attiva di attività montane quali il Trekking, lo Yoga, l’Arrampicata e l’Alpinismo.
Questo lavoro si propone di esplorare dal punto di vista teorico e pratico proprio alcune di queste tecniche esistenziali per mettere in comunicazione l’individuo con Se stesso utilizzando il rapporto archetipico che lo unisce alla natura.
È importante sperimentare e comprendere l’importanza e la profondità di gesti come il respiro, o il processo cognitivo del guardare, vedere e osservare; capire l’importanza del cammino in natura come percorso iniziatico e l’avventura come conquista dei propri orizzonti interiori; sperimentando il senso di abbandono nella natura e la conquista della fiducia in chi ci accompagna in questo percorso, affidando la propria fiducia ai componenti del gruppo.
Dalla Mente al Movimento il ruolo dello Yoga e della Meditazione
Le attività trattate in questo corso prevedono una prima parte essenziale relativa all’ascolto, basata sulla percezione del proprio corpo, un ascolto di natura interna ed esterna.
L’ascolto interno prevede una analisi attenta attraverso tecniche specifiche del proprio respiro che conduce ad un controllo e scoperta delle proprie mappe interiori, dei propri sentimenti ed emozioni.
In questa fase viene conferita una particolare importanza all’approccio visivo, durante questi esperimenti meditativi viene utilizzata la tecnica del Trataka, una meditazione guidata che si basa sulla osservazione profonda di un oggetto (in questo caso sceglieremo un elemento naturale come foglie, rami e pietre) per acuire capacità analitiche profonde legate all’attenzione.
L’ascolto esterno invece si basa sulla pratica motoria dello Yoga in cui la dimensione fisica assume un ruolo centrale dedicato all’attivazione lenta e consapevole del Sistema Nervoso Parasimpatico andando a distendere la mente favorendo la lenta chiarificazione del pensiero.
Prana: il ruolo dello studio, dell’educazione e della scoperta del proprio respiro rappresenta il passaggio cruciale della pratica fisica in cui è possibile lavorare in profondità sulla reale capacità respiratoria del singolo individuo, la sua riprogrammazione volta al superamento di blocchi, eventi traumatici e barriere emotive.
Fondamentale in questa esplorazione fisica è la contestualizzazione del proprio corpo in relazione all’ambiente circostante, la scoperta degli spazi e come attraversarli imparando l’arte del muoversi e conoscersi consapevolmente; una tecnica terapeutico-esistenziale molto utilizzata in Francia, Inghilterra ed USA dove l’individuo impara a conoscere se stesso attraverso lo spazio praticando esercizi molto diversi fra loro che vanno dal camminare senza senso ma in relazione a quelli che sono gli stimoli visivi, camminare all’indietro, camminare ad occhi chiusi, camminare bendato guidato da un proprio compagno e correre.
Il Ruolo dell’ Antropologia e della Filosofia
Dopo il passaggio cruciale della scoperta corporea, si entra nell’area del “rituale iniziatico”, parte essenziale di questi studi in cui entra in gioco il rapporto fra individuo e collettività, qui vengono affrontati numerosi temi archetipali dal punto di vista Antropologico che riguardano l’esplorazione Filosofico Esistenziale della dimensione della realtà vissuta.
Navigheremo insieme il vasto mare dell’esperienza umana e della mente, affidando questa rotta ai grandi classici filosofici dello Yoga passando da Patanjali al Bhagavad Gita, attraverseremo la filosofia occidentale da Epitteto ad Hedegger per comprendere dal punto di vista scientifico chi veramente siamo e da dove veniamo analizzando le teorie Antropologiche da Levi Strauss ad Ernesto de Martino.
Un percorso profondo di crescita personale e maturazione percettiva, intellettiva e spirituale volta alla evoluzione dell’ individuo nella transizione semantica da Ego a Eco, che mira alla acquisizione di una coscienza ecologica ed esistenziale.
Fiducia, autoaffermazione, coraggio , non attaccamento, accettazione, cooperazione, empatia, intelligenza emotiva, sono elementi fondamentali di esplorazione, per sviluppare nello studente la capacità di comprendere “l’Altro” che è in se e sapersi affidare ad esso.
Imparare ad Imparare
Il nostro corso essendo di natura esperienziale e basato su un rigoroso approccio antropologico, si basa sulla capacità del singolo di saper assorbire saperi e tecniche attraverso il vissuto attivo con la natura, la realtà e gli individui che lo circondano.
Creando come risultante una autconsapevolezza della propria percezione dell’individualità.
È importante considerare che il processo di saperi acquisiti attraverso una didattica di carattere metacognitivo con approccio filosofico esperienziale si articola in tre passaggi essenziali:
Dichiarativo (Sapere)
Procedurale (Saper Fare)
Pragmatico ( Sapere perché e quando fare)
Queste tre fasi ormai ben note alla moderna pedagogia, affondano le loro radici in dottrine filosofiche millenarie che hanno condizionato il pensiero moderno. Basti pensare che nella millenaria meditazione di stampo Buddista si attua la praxis dei quattro passaggi :
KIO- Obiettivo
CHI- Saggezza
GYO – Azione
I – Risultato
Ci troviamo quindi ad affrontare con un moderno approccio scientifico alcuni temi cari all’uomo durante tutta la sua storia, quel bisogno di auto interpretazione delle proprie capacità e del proprio esistere nei confronti del mondo esterno.
In questo caso il mondo esterno è rappresentato dal “ Gruppo” e “La Natura”, viene dunque abbattuto quel muro di “Io” endogeno ed “altro” esogeno, spesso generatore di conflitti.
Un percorso di questo tipo mira alla acquisizione di competenze attraverso una didattica frontale esistenziale, basata su esempi esperibili dai singoli individui che sperimentano per conoscere, e conoscono per conoscersi.
Mirando alla acquisizione di competenze specifiche relative ai temi trattati quali: la collocazione dell’uomo nella natura dalla sua primitività al mondo contemporaneo, il rito iniziatico, la meditazione in quanto elemento di autocoscienza, il ruolo dell’arte, del gioco e della collettività tribale; si sviluppano competenze trasversali bel più utili quali il senso si iniziativa, la leadership, la interrelazionalità, l’empatia, ed altri importanti saperi in seguito elencati.
Competenze Trasversali
- Comprensione del valore simbolico archetipico del rapporto Uomo – Natura
- Autoaffermazione del proprio essere
- Cognizione del singolo in relazione alla propria individualità e il suo ruolo in un dato ambiente e contesto culturale
- Acquisizione del senso di autoconsapevolezza ed autoaffermazione
- Acquisizione del processo cognitivo Pensare, Agire, Essere
- Senso di iniziativa del singolo e coinvolgimento del gruppo
- Mediazione ed interrelazione fra i singoli componenti del gruppo
- Relazionalità in ambito interpersonale ed interculturale
- Capacità di apprendimento dei singoli attraverso l’azione sociale della contrapposizione di individui diversi fra loro per derivazione culturale, sociale ed economica
Competenze di Contesto
- Acquisizione di saperi legati al Training Autogeno in Natura
- Fondamenti principali di Respiro Profondo e Pranayama
- Analisi profonda della pratica Logica
- Forestbathing
- Barefoot Meditation
- Avvicinamento alla Meditazione
- Focalizzazione ed Attenzione attraverso
- Processo di Autoconsapevolezza e Controllo
- Capacità di gestire stati emotivi (stress, ansia, paura)
- Contestualizzazione del ruolo Uomo – Natura
- Comprensione della natura come elemento terapeutico
- Percezione della propria individualità nel gruppo
- Capacità di Cooperazione in gruppo
- Sviluppo delle capacità Socio-Affettive nel
- Sviluppo della componente Empatica
- Acquisizione di Problem Solving
A seguire le date degli incontri che si terranno con cadenza mensile
Ogni incontro sarà articolato in 5 ore di lezione frontale suddiviso nelle seguenti modalità:
09.00 - 10.15 Pratica di Pranayama - Yoga
10.15 - 10.30 Pausa
10.30 -11.30 Approfondimento Filosofico e Pratica Meditativa
11.30- 13.00 Approfondimento Antropologico ed Ecologico sul tema della giornata
13.00 -13.10 Dibattito circolare e restituzione collettiva dei temi affrontati e relativa applicazione sul piano Antropologico Esistenziale
Come tutti i programmi formativi Antropostudio è opportuno ricordare che la nostra vera scuola è la Natura ed il mondo non Antropizzato, parte delle esperienze apprese ed i temi trattati dal punto di vista Ecologico ed Antropologico potranno essere affiancate dalle nostre esperienze Outdoor che vengono regolarmente effettuate ogni fine settimana nei luoghi più selvaggi della nostra magnifica penisola.
Temi:
Primo Incontro - l’Età dell’Oro, Animali e Archetipi
Secondo Incontro - Animali e tradizioni
Terzo Incontro - Brahman nelle Upanishad e Liminalità Etnografica
Quarto Incontro - Bhagavad Gita e il significato dell'Azione
Quinto Incontro - Bhagavad Gita Azione e Devozione Interiore
Sesto Incontro - Il significato delle Afflizioni nello Yoga Sutra
Settimo Incontro - Radicamento - (Horse Experience)
Ottavo Incontro - Shadana e pratica quotidiana
Nono e Decimo - Il Risveglio
Agrios sarà un percorso di crescita , esperienza, confronto, esplorazione ed avventura interiore.
Ogni incontro avrà una natura propedeutica consigliamo quindi la frequentazione dell'intero corso, tuttavia è possibile accedere anche alle singole giornate formative, con una diversa formula di partecipazione.
Quote di Partecipazione:
Early Bird fino al 6 Gennaio: 550 Euro
Unica Soluzione : 600 Euro
Due Soluzioni: 680 Euro da dividere in due quote da 340 Euro
Singola Partecipazione: 70 Euro
Formula unica per gli allievi che hanno già frequentato le annualità precedenti: 500 Euro
DOVE:
Il percorso formativo si svolgerà a Roma nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio all'interno della Galleria Contemporary Cluster, le lezioni di Yoga e meditazione si svolgeranno all'interno di uno degli ampi saloni del palazzo circondati da opere d'arte ed i dibattiti antropologici si svilupperanno nella sala della Biblioteca Tucci, luogo storico dell'Antropologia Italiana. La sede facilmente raggiungibile anche per chi proviene da fuori Roma, sarà ad uso esclusivo per il progetto Agrios.
ONLINE:
Gli incontri prevedono una didattica frontale, sarà comunque possibile seguire a distanza , anche se consigliamo vivamente la presenza.
A chi è Indirizzato:
questo tipo di programma formativo è consigliato ad ogni individuo che ama la Natura, la Filosofia, lo Yoga, ma soprattutto l’Antropologia; a coloro che aspirano ad avere una visione più profonda del mondo che li circonda ed evolvere nella propria crescita personale.
Consigliato a tutte quelle figure professionali che lavorano in contesti aziendali per favorire le capacità interrelazionali e sviluppare le capacità di ascolto delle proprie propensioni e di quelle dell'Altro.
Raccomandiamo inoltre questo percorso a coloro che lavorano con il pubblico specialmente, insegnanti, formatori, terapeuti, psicologi e medici; e a tutti coloro che frequentano o lavorano a contatto con la natura: istruttori, accompagnatori, guide alpine.
Alcune tecniche apprese infatti possono essere utili per gestire meglio i gruppi ed affrontare eventuali problematiche esistenziali dei singoli legate alla sfera della fiducia, consapevolezza, coraggio, cooperazione ed accettazione dei propri limiti.
Guidati da Damiano Tullio
Damiano Tullio muove i suoi primi passi in una famiglia di alpinisti legati profondamente alle Mainarde, montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Vive la sua giovinezza a metà fra i due mondi, quello urbano della grande metropoli romana ed i luoghi selvaggi dell’Appennino, che determineranno ogni sua scelta futura.
Fin dall’età di nove anni, partecipa attivamente alle attività di salvaguardia ambientale e di ricerca naturalistica come attivista WWF e LIPU di cui diventa Coordinatore della Sezione Giovanile di Roma. La sua attenzione è rivolta alla comprensione del rapporto primordiale che lega la nostra specie agli ambienti selvaggi. Volge i suoi obiettivi verso realtà primitive e non antropizzate, attraverso la sua grande passione per l’Antropologia, che lo condurrà spesso in viaggio fra studi e ricerca etnografica sul campo, in luoghi remoti d’Europa, Asia, Americhe e Australia, al fine di comprendere il rapporto ancestrale che intercorre fra le società tradizionali e la Madre Terra.
I suoi studi nelle discipline Demo Etno Antropologiche, nelle quali si laurea all’età di 25 Anni con una Tesi dedicata al rapporto fra Montagne e Sentimento Religioso, lo spingono sempre più verso la scoperta.
Negli anni successivi infatti si specializza in altri orizzonti dell’Antropologia , in particolare l’Antropologia Clinica e l’Antropologia Neo Esistenziale , su cui sviluppa una ricerca basata sul rapporto terapeutico fra le esperienze in luoghi selvaggi e la cura dell’anima, da cui deriva il suo saggio breve “dalla Roccia al Samadhi”, che affronta il tema della consapevolezza in natura , a partire dagli ancestrali riti di iniziazione per finire alla pratica dell’Alpinismo Estremo.
Da anni, le sue attività di stampo accademico si svolgono in aula, fra le realtà più prestigiose, ma il suo vero spazio didattico sono i luoghi incontaminati, gran parte del suo lavoro consiste nel riavvicinare le persone alla natura selvaggia, che risiede nei luoghi non antropizzati e nelle isole addormentate dell’anima, troppo spesso lasciate dai più inesplorate.
Dimensioni di avventura, consapevolezza ed evoluzione personale che vedono la loro completa realizzazione non solo nel suo lavoro di antropologo, ma anche nelle sue attività di Istruttore Trekking, e Formatore Nazionale CSEN per il Forestbathing, IAA, che confluiscono con un approccio integrato nel progetto Antropostudio, fondato nel 2007 e che, ad oggi, raggiunge con la sua missione centinaia di persone coinvolgendole in esperienze dirette sul campo ed attraverso le diverse presenze in seminari, Ted Talks, congressi e trasmissioni , che hanno raccontato la storia del progetto Antropostudio.
In questo paradigma, i boschi stessi, le grotte e le vette si trasformano in un’aula di lavoro in cui svolgere attività di Formazione in ambito scolastico, aziendale e terapeutico per aprire le porte del proprio ascolto interiore verso l’indagine del mondo selvaggio che risiede dentro e fuori di noi.
Nei suoi corsi di formazione definisce questo metodo di riavvicinamento ad orientamento AntropoEcologico come Rewilding Esistenziale, un processo che permette un risveglio emozionale dell’individuo attraverso il rapporto diretto con gli elementi naturali.
Il Rewilding mira ad un reinserimento dell’Uomo in contesti totalmente non antropizzati ed al suo riadattamento dal punto di vista esperienziale e psicologico verso l’autentico orizzonte archetipico Uomo/Natura.
Per realizzare tutto questo è costante durante questi progetti il riferimento alle società tradizionali studiate sul campo che ancora oggi conservano tali sopravvivenze primitive, un patrimonio di saperi , competenze e tradizioni vernacolari fondamentali per il nostro futuro che debbono essere tutelati e tramandati alle generazioni future.
Antropostudio
ReWild your Mind
ReMind you’re Wild