Hippeus – consapevolezza attraverso il cavallo ed il territorio

Agrios incontra Hippeus

In questa data i nostri appuntamenti mensili di Agrios e Hippeus si incontrano dando vita ad una esperienza multidisciplinare basata sulla consapevolezza attraverso l'interazione Uomo, Cavallo, Territorio.

Campus Esperienziale di AntropoEcologia, Consapevolezza e Monta Naturale

Domenica 5 Maggio

In questa data i nostri appuntamenti mensili di Agrios e Hippeus si incontrano dando vita ad una esperienza multidisciplinare basata sulla consapevolezza attraverso l'interazione Uomo, Cavallo, Territorio.

Campus Esperienziale di AntropoEcologia, Consapevolezza e Monta Naturale

Domenica 5 Maggio

 

 La Natura ed il rapporto con essa è il  tema centrale delle attività di Antropostudio, molte volte la cattedra su cui trasmettiamo i nostri insegnamenti è il bosco, altre volte le calcaree vette incontaminate.

Le foglie, i fiori , le orme degli animali ed il canto degli uccelli sono pagine di un libro che da anni amiamo leggere all’aria aperta.
In molte delle nostre esperienze il rapporto stretto con gli animali rappresenta la sintesi stessa del nostro insegnamento, in alcuni casi  dedichiamo  agli animali selvatici uscite di formazione attraverso l’osservazione di  orsi, lupi , cervi e camosci.
Altre volte sono i nostri compagni domestici che ci accompagnano in questi momenti indimenticabili, molti  che ora leggono questa descrizione avranno vissuto i trekking e le cisapolate tematici accompagnati dai nostri cani guida, altri avranno sicuramente incontrato Asini e Cavalli nel trekking someggiati o equestri.
Il cavallo in particolare è uno degli animali archetipali per eccellenza, questo maestoso mammifero è  sempre stato un grande compagno dell’uomo dall’alba dei tempi, era considerato una  una divinità  nel neolitico quando veniva  rappresentato nelle raffigurazioni rupestri in alcuni dei siti rituali più importanti d’Europa, da Altamira a Chauvet.
 
In seguito arrivò la sua  prima domesticazione  che risale a circa 5000 anni fa, diventando nell’Eurasia un rapporto solido e continuativo , fondamentale per alcune civiltà intorno 2300 AC.
Grandi migrazioni e conquiste tecnologiche si sono verificate proprio grazie al rapporto che siamo riusciti a instaurare con questo grande mammifero , che da preda è diventato un nostro indissolubile compagno.
Possiamo considerare il cavallo una vera e propria estensione della nostra evoluzione, un rapporto profondo ed intenso che non si è mai estinto.
 Il cavallo infatti, anche per chi non vive in una realtà rurale richiama ancora con grande interesse appassionati e curiosi con la sia forte carica evocativa e simbolica.
Il cavallo come Divinità, protagonista di miti ed amico dell’uomo è un animale dalle grandi doti empatiche, entrare in relazione con esso rappresenta senza dubbio un momento di autoscoperta e crescita ed in alcuni casi è un ottimo strumento di terapia, si può andare a cavallo tutta la vita e scoprire ogni volta qualcosa di diverso di noi stessi e della natura che ci circonda.
Troppo spesso purtroppo il rapporto con il cavallo è inteso in senso utilitaristico, ponendo l’uomo come figura egemone ed il cavallo come un mezzo, un subalterno, utile per portarci da un luogo all’altro, utile per il lavoro o semplicemente come sport.
Oggi all’interno dei nostri percorsi formativi dedicati al rapporto Uomo/Natura nasce Hippeus un progetto   volto ad una diversa scoperta e comprensione del cavallo in cui vi guideremo verso una reinterpretazione etologica  di questo prezioso animale.
Hippeus era il Cavaliere  che nella società Ateniese, incarnava non soltanto un ruolo marziale, ma un vero e proprio ideale etico ed ideologico nel quale si manifestavano le virtù dell’uomo di coraggio, giustizia e servizio, stessi ideali riproposti in epoca  medioevale, nella letteratura cavalleresca e nei cicli Bretoni e Carolingi.
Secondo il racconto etnografico, la storia e numerosi miti e tradizioni,  il rapporto con il cavallo conferirebbe maggiori virtù a chi gli si accosta, oggi anche attraverso lo studio dell’antropologia e della psicologia nei confronti di questo animale sono rafforzate queste teorie antiche attribuendo  al cavallo e all’equitazione un profondo valore terapeutico ed evolutivo per’individuo.
Il cavallo infatti si esprime attraverso un linguaggio sottile  e spesso ermetico ai molti che necessita di comprensione ed attenzione da parte chi si vuole relazionare ad esso,  e in questo linguaggio a volte invisibile  fatto di sguardi, movimenti dell’orecchio ed indecifrabili espressioni facciali, questo animale manifesta il suo immenso patrimonio empatico.
Osservando l’uomo infatti ogni cavallo è in grado di riconoscere nelle nostre espressioni e nel nostro movimento  emozioni di rabbia, paura, frustrazione, gioia e soddisfazione.
Conoscere con attenzione un animale come il cavallo inevitabilmente ci conduce ad una autoanalisi, che porta alla luce il nostro rapporto con noi stessi, con il nostro ego e con la nostra coscienza simbolica profonda, ci riconnette alla radice del nostro rapporto con il selvatico e con la natura, attivando quei processi che con il nostro lavoro di Antropostudio amiamo definire Rewilding Esistenziale.

Il Progetto

Partendo da questa riflessione
il progetto Hippeus che Antropostudio in collaborazione con Veio Quarter Horses si propone è quello di condurre ad una riscoperta profonda di un legame antico con il cavallo come un vero e proprio percorso di evoluzione crescita personale all’insegna della consapevolezza e dell’esperienzialità.
Attraverso un approccio integrato fra le discipline equestri, l’etologia, l’ecologia e l’antropologia vi guideremo in questo sentiero in cui  uomo e cavallo si muovono al passo insieme verso una ricoperta profonda della natura selvaggia che è dentro di noi.

A seguire i temi trattati in suddivisi in in un percorso di 5 incontri:

  • AntropoEcologia
  • Rewilding Esistenziale
  • Ecologia ed Etologia
  • Mindfullness Ecologica
  • Yoga e animali
  • Il ruolo del cavallo come risorsa terapeutico evolutiva
  • Storia e protostoria del Cavallo
  • BioEtologia del Cavallo
  • Il ruolo della fiducia nel Sellagio e nel Grooming
  • Consapevolezza del cavallo. Amicizia, Guida, Leadership. Lavoro base da terra.

Durata:

Dalle ore 09.30 alle ore 12.30 affronteremo una didattica pratica, teorica, esperienziale ed emozionale attraverso un approccio integrato delle discipline equestri ed antropoecologiche
In questa avventura vivremo momenti indimenticabili in compagnia dei magnifici Quarter Horses, razza equina di origine americana di estrema intelligenza , ubbidienza, senso empatico selezionati per il lavoro con il bestiame.
Su richiesta preventiva con una integrazione di 15 Euro sulla quota di partecipazione sarà possibile rimanere a pranzo in maneggio nella accogliente Club House discutendo davanti al camino delle competenze apprese durante il giorno in una atmosfera conviviale e familiare.

A chi è indirizzato:

Il percorso è assolutamente consigliato ai neofiti per scoprire senza nessuna forma di contaminazione un rapporto autentico, e totalizzante con l’animale, è tuttavia molto indicato anche a praticanti esperti che desiderano approfondire una nuova concezione equestre  che si avvicina ad un’etica naturale del rapporto Cavallo/Cavaliere.
questo tipo di programma formativo  è aperto ad ogni individuo  che ama la Natura, il rapporto con gli animali,  e l’Antropologia;  a coloro che aspirano  ad avere una visione più profonda del mondo che li circonda ed evolvere nella propria crescita personale.
 Consigliato a tutte quelle figure professionali che lavorano in contesti aziendali per favorire le capacità interrelazionali e sviluppare le capacità di ascolto delle proprie propensioni e di quelle dell'Altro.
 Raccomandiamo  inoltre questo percorso a coloro che lavorano con il pubblico specialmente, insegnanti, formatori, terapeuti, psicologi e medici;  e a tutti coloro che frequentano o lavorano a contatto con la natura: istruttori, accompagnatori, guide alpine.
Alcune tecniche apprese infatti possono essere utili per gestire meglio i gruppi ed affrontare eventuali problematiche esistenziali dei singoli legate alla sfera della fiducia, consapevolezza, coraggio, cooperazione ed accettazione dei propri limiti.
 

Quota di partecipazione:

La quota di partecipazione alla singola giornata formativa è di 65 Euro.
Guidati da Questo splendido percorso realizzato da Antropostudio in collaborazione con Veio Quarter Horses mette in campo due figure umane e professionali che hanno dedicato la loro vita ed il loro lavoro al contatto diretto con la natura e gli animali:

Damiano Tullio

 Damiano Tullio muove i suoi primi passi in una famiglia di alpinisti legati profondamente alle Mainarde, montagne del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Vive la sua giovinezza a metà fra i due mondi, quello urbano della grande metropoli romana  ed i luoghi selvaggi dell’Appennino, che determineranno ogni sua scelta futura.
Fin dall’età di nove anni, partecipa attivamente alle attività di salvaguardia ambientale e di ricerca naturalistica come attivista WWF e LIPU di cui diventa Coordinatore della Sezione Giovanile di Roma.  La sua attenzione è rivolta alla comprensione del rapporto primordiale che lega la nostra specie agli ambienti selvaggi egli animali.
 Volge i suoi obiettivi verso realtà primitive e non antropizzate, attraverso la  sua grande passione per l’Antropologia, che lo condurrà spesso in viaggio  fra studi e  ricerca etnografica sul campo,  in luoghi remoti d’Europa, Asia, Americhe e Australia, al fine di  comprendere il rapporto ancestrale che intercorre fra le società tradizionali e la Madre Terra.
I suoi studi nelle discipline Demo Etno Antropologiche, nelle quali si laurea all’età di 25 Anni con una Tesi dedicata al rapporto fra Montagne e Sentimento Religioso, lo spingono sempre più verso la scoperta.
Negli anni successivi infatti si specializza in altri orizzonti dell’Antropologia , in particolare l’Antropologia Clinica e l’Antropologia Neo Esistenziale , su cui sviluppa una ricerca basata sul rapporto terapeutico fra le esperienze in luoghi selvaggi, il rapporto con gli animali  e la cura dell’anima, da cui deriva il suo saggio breve “dalla Roccia al Samadhi”, che affronta il tema della consapevolezza in natura , a partire dagli ancestrali riti di iniziazione per finire alla pratica dell’Alpinismo Estremo.
Da anni,  le sue attività di stampo accademico si svolgono in aula, fra le realtà più prestigiose,  ma il suo vero spazio didattico sono  i luoghi  incontaminati; gran parte del suo lavoro   infatti consiste nel riavvicinare le persone alla natura selvaggia, che risiede nei  luoghi non antropizzati e nelle isole addormentate dell’anima,  troppo spesso lasciate dai più inesplorate.
Dimensioni di avventura, consapevolezza ed evoluzione  personale che vedono  la loro completa realizzazione nell’orientamento integrato del progetto Antropostudio in cui oltre l’approccio Antropologico, confluiscono sue competenze  come Guida di Orienteering, Istruttore Trekking CSEN, Tedx Speaker, IAA.
Fondato nel 2007 ad oggi Antropostudio raggiunge con la sua missione centinaia di persone coinvolgendole in esperienze dirette sul campo, corsi di formazione, seminari, team buildings e trasmissioni televisive.
In questo paradigma, il contatto stretto con gli animali, i boschi stessi, le grotte e le vette si trasformano in un’aula di lavoro in cui svolgere attività di Formazione in ambito  scolastico, aziendale e terapeutico per aprire le porte del proprio ascolto interiore verso l’indagine del mondo selvaggio che risiede dentro e fuori di noi.
Nei suoi corsi di formazione definisce questo metodo di riavvicinamento ad orientamento AntropoEcologico come Rewilding Esistenziale, un processo che permette un risveglio emozionale dell’individuo  attraverso il rapporto diretto con gli elementi naturali.
Il Rewilding mira ad un reinserimento  dell’Uomo in contesti totalmente non antropizzati ed al suo riadattamento dal punto di vista esperienziale e psicologico verso l’autentico orizzonte archetipico Uomo/Natura.
Per realizzare tutto questo è costante durante questi progetti il riferimento alle società tradizionali studiate sul campo che ancora oggi conservano tali sopravvivenze primitive,  un patrimonio di saperi , competenze e tradizioni vernacolari fondamentali per il nostro futuro che debbono essere tutelati e tramandati alle generazioni future.